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L’Italia in miniatura

07/10/2020

La Calabria è un’Italia in miniatura, addensata come per gravità nella punta dello stivale.

Statue greche e stazioni sciistiche, macchia mediterranea e larici, tonni e lupi.

La tappa di oggi tocca tutte queste anime, collegandole in un’unica costellazione.

Dopo Mileto si costeggia il Mar Tirreno per l’ultima volta in questo Giro, si svolta a destra verso il Traguardo Volante di Catanzaro, altra spiaggia e altro mare, lo Ionio, da cui arrivarono i greci coi loro templi e i loro bronzi.

Qui si risale l’entroterra alla volta di Cosenza. 

Da lì inizia il Valico di Montescuro, salita di prima categoria che termina a dodici chilometri dall’arrivo di Camigliatello Silano.

Nelle montagne del Parco Nazionale della Sila un tempo si nascondevano i briganti che combattevano sia i Borboni che i Piemontesi, perché le terre alte hanno sempre ospitato i ribelli di ogni genere. Oggi è il regno di lupi, martore e gatti selvatici.

Questa tappa potrebbe essere buona per l’imboscata di qualche fuggitivo come per l’attacco di uomini di classifica; o perché no, per entrambe le cose.

Come tutta la Calabria, che è montagna e mare, spiagge e neve.

È l’ultimo lembo dell’Italia, è il riassunto dell’Italia intera.

 

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