Ieri sera il monolite bianco noto come Pizzomunno, simbolo di Vieste, era colorato di rosa.
La leggenda racconta che Pizzomunno fosse un giovane pescatore, alto e forte, che viveva da queste parti.
Era innamorato di una ragazza dai lunghi capelli color del sole di nome Cristalda, e anche lei lo amava.
Pizzomunno ogni giorno affrontava il mare con la sua barca e ogni giorno le sirene emergevano dai flutti marini per sedurlo, offrendogli l’immortalità, se solo le avesse seguite in fondo al mare. Ma Pizzomunno amava solo Cristalda, era lei la sua immortalità.
Così una sera le sirene, colte da un raptus di gelosia, aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare. Lui cercò di salvarla, ma invano. Il giorno seguente i pescatori ritrovarono il giovane pietrificato dal dolore nel bianco scoglio che porta ancora oggi il suo nome.
Ancora oggi, dice la leggenda, ogni cento anni Cristalda torna dagli abissi per raggiungere il suo giovane amante e rivivere per una notte sola il loro antico amore.