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Giro-E 2021, tappa 1: da Torino a Torino senza passare per il via

08/05/2021

Da Torino a Torino senza passare per il via

La prima tappa del Giro-E 2021 comincia sul morbido: 43,8 chilometri (la precisione è importante) per sgranchire le gambe e testare motori e batterie. Invece della cronometro, il direttore del Giro elettrico, Roberto Salvador, ha optato per un percorso collinare che presentava due asperità dal profilo dolce, almeno in salita: Revigliasco e, soprattutto, Superga. Bella quest’ultima, nell’ascensione, tosta nella discesa, ripida e tecnica. Al termine, di nuovo Torino e l’ingresso sul percorso di gara dei professionisti totalmente piatto come si conviene a una cronometro pura. Infine il traguardo, e la solita emozione dei ciclisti elettrici che transitano per la prima volta sotto un luogo sacro del ciclismo com’è la linea d’arrivo di una tappa di sua maestà di Giro d’Italia.

Questa, in sintesi, la tappa iniziale del Giro-E 2021, che si è svolta sotto il sole e si è conclusa con 800 metri di dislivello positivo. Un antipasto (leggero) di quello che sarà. Per riepilogare: 21 tappe di cui 1 a cronometro (l’ultima),  1.540 km la percorrenza complessiva, 73,3 km la percorrenza media di ogni tappa, 25.500 metri (quasi tre volte l’Everest) il dislivello positivo complessivo (i professionisti ne scaleranno 47 mila, per dire). Nonostante i motori di cui sono equipaggiate le biciclette, i ciclisti elettrici dovranno comunque sudare, anche perché ci sono tappe dure dure: come numero 14 Maniago-Monte Zoncolan, 2.700 metri di dislivello, e la 16 Canazei-Cortina D’Ampezzo, 2.200 metri di dislivello positivo che comprendono il Passo Giau e il Pordoi, Cima Coppi del Giro 2021. Ma saranno sei le tappe oltre i 2.000 metri di dislivello positivo. Di che togliersi la voglia e trasformarsi, tout court, in grimpeur fatti e finiti.

La partenza, anzi, la Grande Partenza, non è stata scelta a casa: Torino, prima capitale del Regno, dal 1861 al 1864, festeggia gli antichi fasti di un tempo

Sarà uno dei tanti omaggi del Giro d’Italia, e del Giro-E, cui assisteremo in questa edizione 2021, la 104esima della Corsa Rosa e la terza del Giro elettrico.

Il personaggio del giorno non è famoso: è un macchinista di Trenitalia, ex Ferrovie dello stato o FFSS. Il team di Trenitalia è composto da dipendenti dell’azienda, tranne il capitano, Andrea Ferrigato, ex professionista (1991-2005) con all’attivo un secondo posto nella Coppa del mondo del 1996 dietro nientemeno che Johan Museeuw. Suo il compito di fare da tutor ai suoi “secondi”. “C’è poco da fare il tutor, sono allenatissimi”, racconta Ferrigato. “Nel mondo del ciclismo c’è sempre stata invidia nei confronti dei ferrovieri, perché lavorando mezza giornata hanno tanto tempo per andare in bici. Infatti i vincitori delle gare erano sempre o infermieri o ferrovieri. Trovare un gruppo così è bello e divertente, perché hanno tempo per allenarsi e sono forti”. Tale è, infatti, il personaggio del giorno: Massimo Siclari, 60 anni, macchinista, deposito di Chivasso. “Guido il treno ma sono ciclista”, dice. “Per me la bici è la seconda moglie: sono un ciclista da 10 mila chilometri l’anno”. Chissà la signora che gioia, quando le ha detto che usciva anche questo sabato, per venire al Giro.

P.S. Ferrigato, che di sé corridore dice “ero un mezzo sprinter”, oggi è arrivato per primo sotto l’arco d’arrivo. Puntuale come un Frecciarossa.

 

LE MAGLIE

Maglia Arancio Leader Classifica Generale – Trenitalia
Maglia Viola Leader Classifica Sprint – Trenitalia
Maglia Verde-Ride Green Leader Classifica Prova Speciale – Randstad eCycling
Maglia Rossa Leader Classifica Regolarità – ENIT Agenzia Nazionale del Turismo

Maglia Bianca Leader Classifica Giovani – Toyota
Maglia Gialla Leader Classifica Master – RCS Sport

 

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