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Giro d’Italia Awards 2021: Miglior Rivelazione

23/06/2021

Lorenzo Fortunato, naturalmente.

Il venticinquenne bolognese era all’esordio al Giro d’Italia, anzi ad una grande corsa a tappe, come lo era la sua squadra, la Eolo-Kometa. Nelle prime due settimane ha cercato di resistere coi migliori in montagna e spesso ci è riuscito, finché un bel giorno, il 22 maggio, tappa 14, ha deciso di provare ad andare in fuga.

L’arrivo era in cima allo Zoncolan.

All’imbocco della salita i fuggitivi erano rimasti in pochi. Tra loro, i favoriti per la vittoria erano senz’altro Bauke Mollema e George Bennett. Sapendolo, Jan Tratnik ha provato subito ad avvantaggiarsi, e poco dopo Fortunato l’ha imitato. I due favoriti dietro si sono controllati troppo a vicenda, o forse quel giorno semplicemente non avevano le gambe, fatto sta che Tratnik e Fortunato hanno continuato a guadagnare finché, negli ultimi durissimi 3 km, era chiaro che sarebbero stati loro a giocarsi la tappa.

Il giovane scalatore italiano ha allungato nel tratto più impegnativo, quando la strada sembrava un’infinita rampa di garage, quando Tratnik – di professione passista – non poteva seguirlo.

Nel frattempo Alberto Contador – uno dei due fondatori della Eolo-Kometa assieme ad Ivan Basso – seguiva la gara in tv in diretta social in un crescendo di attesa, speranza, incredulità, più nervoso di quando correva lui, lasciandosi scappare un “Se Lorenzo vince vado a Milano in bici”.

E infine, quando il suo corridore ha tagliato solitario il traguardo in mezzo alla nebbia del Kaiser, infine solo gioia, grida e lacrime. Lorenzo Fortunato era all’esordio al Giro d’Italia, come anche la sua squadra. Ha vinto la sua prima corsa da professionista in cima ad salita unica, tra le più dure e temute del panorama mondiale, e chissà che il ciclismo italiano non abbia trovato una nuova stella.

Per tutti questi motivi, si è meritato il premio di Miglior Rivelazione del Giro 2021.

 

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