In enologia, il “terroir” è il rapporto che lega un vitigno al microclima e alle caratteristiche minerali del suolo in cui è coltivato. Ma ha che fare anche con altri fattori, ad esempio la disposizione delle viti rispetto al sole, la tradizione e la tecnica con cui è prodotto.
Il terroir, quindi, è tutto ciò che rende ogni gran vino quello che è.
Oggi si correva sulle colline del Prosecco DOCG, in un percorso di 34 chilometri selettivo e spumeggiante come il vino che si produce qui.
Il grande favorito era Filippo Ganna, fresco campione del Mondo nella specialità, e già vincitore della cronometro inaugurale del Giro.
Poco prima di lui era partito il suo compagno di squadra Rohan Dennis che al primo intertempo, in cima al Muro di Ca’ del Poggio, aveva fatto segnare un gran tempo.
Lungo la salita Ganna recupera due corridori partiti prima di lui, scollina migliorando di 1’’ l’intertempo di Dennis e poi s’invola verso Valdobbiadene.
La seconda parte di gara è più favorevole agli specialisti puri come lui, più piatta e più rettilinea, infatti il campione del mondo ai successivi due controlli cronometrici dilata il proprio vantaggio, e arriva al traguardo con 26’’ sull’australiano, che finirà secondo nella classifica di tappa.