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Cronisti per un Giorno

14/10/2020

Fra Storia e Ciclismo

Oggi, 14 ottobre 2020, il Giro d’Italia dipinge le strade della riviera e dell’entroterra delle Marche e della Romagna. L’undicesima tappa della competizione parte da Porto Sant’Elpidio, nella costa marchigiana più pura, e si conclude a Rimini, sullo storico lungomare. Il percorso che i ciclisti devono seguire è costituito da 182 km di pianura, interrotti da alcune salite e discese, come quelle del Monte San Bartolo, e quelle dei paesi sui colli riminesi, come Coriano, Cerasolo e Santarcangelo di Romagna.

Fra questi luoghi meravigliosi l’occhio è invitato a perdersi nei paesaggi più caratteristici, come spiagge di sabbia e roccia, monti, colline che fanno da cornice a borghi storici, e ovviamente il variopinto mare Adriatico. Tra i tanti luoghi d’interesse attraversati dalla Corsa Rosa in questa tappa c’è Pesaro, città che conobbe il suo apice durante il periodo rinascimentale e non solo, essendo anche la città natale del famoso compositore Gioacchino Rossini. Usciti dalle mura ci si trova ai piedi dell’imponente Monte San Bartolo, sede di uno dei parchi naturali più importanti d’Italia e citato persino da Dante nell’Inferno della sua Divina Commedia.

Una volta valicata la cima del monte marchigiano, i ciclisti continuano la corsa verso il confine tra Marche e Romagna, che raggiungono dopo circa 40 km di pedalata su strada piana. Da qui in avanti si entra nelle terre che diedero vita ad uno dei ciclisti italiani più famosi, Marco Pantani. Le salite, pane quotidiano del “Pirata”, danno il benvenuto alla carovana di ciclisti e li accompagnano tra la meravigliosa natura di questi colli. La tappa sta volgendo al termine, le gambe si muovono ormai come staccate dal corpo, la testa di ogni atleta è concentrata sull’obiettivo, gli occhi scrutano i volti dei tifosi al bordo della strada e la pelle torna ad essere accarezzata dalla brezza marina, che per un po’ non si era fatta sentire.

Una volta attraversato il fiume Marecchia, chiamato così dai romani che a causa della sua grandezza lo paragonavano al mare, si arriva a Rimini Nord e si comincia a sentire il profumo del traguardo. Rimini è una città storica, culla di uno dei più grandi registi della storia cinematografica: Federico Fellini. Questa perla dell’Adriatico è pronta ad accogliere l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia dopo 60 anni dall’ultima volta, che fu esattamente il 24 maggio 1960. In questo lungo periodo la città ha imparato a valorizzare i propri monumenti storici, come l’Arco d’Augusto, il ponte di Tiberio, il castello Malatestiano, e allo stesso tempo modernizzare l’architettura urbana con diversi parchi e un lungomare completamente rinnovato.

Proprio qui si trova il traguardo, al quale oggi è arrivato prima di tutti Arnaud Démare, dopo 4 ore di pedalata. Il gruppo è stato compatto e la gara è stata molto equilibrata fino al rettilineo finale, dove con una volata, la maglia ciclamino è stata in grado di mettere le ruote davanti a tutti. Subito dopo il campione francese hanno tagliato il traguardo Peter Sagan e Alvaro Jose Hodeg, rispettivamente in seconda e terza posizione. Il podio è stato bagnato da una leggera pioggia, che potrebbe essere un’anticipazione delle condizioni metereologi che aspetteranno la tappa di domani, la Cesenatico-Cesenatico. A metà Giro d’Italia troviamo primo in classifica Joao Almeida con la maglia rosa, e tra i primi dieci troviamo due italiani: Domenico Pozzovivo al quarto posto e Vincenza Nibali, quinto.

Lorenzo Verni
Liceo “G. Cesare – M. Valgimigli”

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