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Come un sasso lanciato in lago

04/02/2021

Non sono passati neanche tre mesi dal 25 Ottobre scorso, quando in Piazza Duomo a Milano si è concluso l’unico Giro d’Italia disputato in autunno, ed è già arrivata l’ora di presentare l’edizione 104 – che torna a corrersi in primavera, che torna a casa sua.

La Grande Partenza sarà dunque data l’8 Maggio da Torino con una cronometro, e sempre in Piemonte si correranno anche la seconda e la terza tappa, la Stupinigi – Novara e la Biella – Canale.

Queste prime tre frazioni assomigliano alle onde create da un sasso lanciato in un lago; partono dal centro di Torino e poi si allargano sempre di più, in cerchi via via più ampi, in un crescendo di lunghezza e difficoltà.

Il primo cerchio è, com’è giusto, piuttosto stretto: solo 9 km, piatti e velocissimi, che regaleranno la prima Maglia Rosa.

Il secondo partirà giusto a Sud di Torino, davanti alla celebre Palazzina di caccia di Stupinigi, per arrivare a Novara dopo 173 km in quello che potrebbe essere (molto facilmente) un traguardo per ruote veloci.

Nel terzo cerchio la carovana approda tra le colline del Monferrato e delle Langhe, 187 chilometri per una tappa che promette già spettacolo con un percorso selettivo, e un finale da seguire fino all’ultimo centimetro.

Il Giro d’Italia era già partito da Torino nel 1961 e nel 2011, in occasione dei festeggiamenti per i cento e i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia.

Non è un caso, perciò, che lo faccia di nuovo quest’anno, dopo essersi lasciato alle spalle la stagione più strana e complicata della sua storia, in cui ha dovuto lottare e reinventarsi, come tutti noi.

Torino è stata la prima Capitale dell’allora Regno italiano, e a Palazzo Carignano ha avuto sede il primo Parlamento, dove sedevano Cavour e Garibaldi.

 

La cronometro inaugurale partirà da Piazza Castello a due passi da lì, cosicché a pochi metri da dove il nostro Paese ha mosso i primi passi muoverà le prime pedalate anche il Giro 2021, a dimostrare ancora una volta che, da centoquattro edizioni, l’Italia e la Corsa Rosa sono la stessa cosa.

Dopo l’autunno, di nuovo la primavera.

Dopo un anno di difficoltà, un Risorgimento che riparta da qui.

E che da qui, come le onde create da un sasso lanciato in lago, si allarghi pian piano, fino a raggiungere tutta l’Italia.

 

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