Con la serie di componenti DURA-ACE R9200, Shimano ha messo a punto una conquista rivoluzionaria: una connessione fulminea tra comando e cambio. Così, uomo e bici diventano quasi una cosa sola.

Quando un decimo di secondo può fare la differenza tra vittoria e sconfitta, tra gioia e lacrime, non c’è spazio per alcun compromesso. È con questo spirito che il team di ingegneri Shimano, guidati da Hiroshi Matsumoto, ha messo a punto DURA-ACE R9200, la serie di componenti votati a un solo Dio: la velocità. Che per il brand giapponese fondato nel 1921 non è un’aspirazione, né una variante, ma una scienza esatta, da sviluppare insieme ai top atleti e ai migliori produttori di biciclette al mondo. «Ho analizzato peso, aerodinamica, rigidità, affidabilità e tanti altri fattori, tutti concatenati tra loro» ha spiegato Matsumoto, responsabile del product planning Shimano. Il risultato, arrivato dopo una lunga serie di test in laboratorio e su strada, è un insieme di novità tecnologiche, che ti illustriamo qui.

La rivoluzione Shimano si può sintetizzare così: pensiero e azione, uomo e bicicletta, sono quasi una cosa sola. Merito della piattaforma Di2, che garantisce una connessione fulminea tra comando e cambio, il più veloce di sempre prodotto dall’azienda, con una trasmissione a 12 velocità di tipo semi-wireless: i comandi che trasmettono l’impulso al cambio sono privi di cablaggio, mentre cambio e deragliatori sono cablati e dotati di una batteria interna. Ma non si perde nulla in affidabilità, e tanto meno in efficienza. I numeri non mentono: meno 58 per cento del tempo di funzionamento del deragliatore posteriore e del 48 per cento di quello anteriore. E non finisce qui. Se la cambiata risulta più fluida, senza interruzioni, è anche grazie alla nuova cassetta DURA-ACE HYPERGLIDE+, in cui sono stati rivisti i rapporti tra i pignoni 6, 7 e 8, per far sì che la catena si incastri nel modo migliore. Vale quando si sale o si scende nei rapporti. L’effetto? Cambi e non ti accorgi di averlo fatto. Perché intanto tu spingi sui pedali, guadagni metri, ti avvicini al traguardo.

«Quando passi sei ore su una bike diventi tutt’uno con essa. Quindi più è confortevole, meglio è» ha spiegato Coryn Rivera, professionista del team DSM. E allora la bici deve diventare un’estensione del tuo corpo, plasmata da gesti ormai automatici, sempre uguali a se stessi, chirurgici. A partire da quelli delle mani che azionano le leve del cambio, che nella serie DURA-ACE R9200 sono studiate per dare il massimo in termini di ergonomia. Le leve curvano leggermente verso l’interno, creando così una maggiore distanza tra i comandi stessi e il manubrio. Il risultato è uno spazio maggiore per la mano, che si affatica di meno anche dopo diverse ore sulla sella, e una migliore presa dell’indice e del pollice sui cappucci e delle tre dita sulla leva del freno.

Ma velocità e potenza non sono niente, senza il controllo. Perciò l’ingegneria di sistema Shimano ha rivisto anche l’impianto frenante, dotandolo di una soluzione che arriva dal mondo MTB e Gravel: la tecnologia Servo Wave. In pratica, anche con una minima sollecitazione della mano sulla leva, si ottiene un contatto immediato tra le pastiglie e il rotore del freno a disco. Si ottiene così una frenata più modulare, fondamentale per impostare traiettorie millimetriche nelle discese sui tornanti e nelle curve più strette. L’impegno di Shimano nello studio della scienza della velocità ha portato lo sviluppo dei componenti per ciclismo su strada a un livello completamente nuovo. Il rinnovato design del nuovo DURA-ACE R9200 è la dimostrazione di come Shimano non abbia lasciato nulla d’intentato nel raggiungimento del suo obiettivo di realizzare il gruppo di componenti più veloce della storia. Non crederci sulla parola. Prova tu stesso.