Alla scoperta della app che sta rivoluzionando il modo di pianificare il tempo libero. Anche sulle due-ruote.

Ho deciso di seguire dal vivo una tappa del Giro d’Italia: la numero 20, quella che da Belluno sale in cima alla Marmolada. Ne approfitterò per fermarmi un giorno in più ed esplorare le montagne, magari a bordo della mia adorata mountain bike: ho voglia di avventure all’aria aperta, di staccare la spina, di ricordi da portare a casa. Ma è una zona che non conosco e dunque come mi organizzo? A chi chiedo? La svolta arriva grazie a un amico, uno degli oltre 25 milioni di utenti di komoot, che una sera mi parla della piattaforma di pianificazione online che sta rivoluzionando il tempo libero. Gli diamo un occhio insieme (la app è disponibile per iOS, Android e desktop) e mi rendo conto che è facilissima da usare. Così, il giorno dopo mi metto al lavoro sul mio itinerario.

Decido di fermarmi a Moena, una delle località sul tracciato di gara. Per farmi un’idea della zona, sfrutto la funzione esplora: inserisco il nome del paesino, clicco e mi si apre una lunga lista di percorsi fatti da altri, con tanto di consigli tecnici e suggerimenti di viaggio. Ma quello che rende davvero speciale komoot è la possibilità di costruire un itinerario su misura, controllandone ogni dettaglio, grazie alla funzione Tour Planner. Mi ci butto. Basta inserire lo sport che mi appassiona (per me la MTB, ma ci sono escursionismo, cicloturismo, ciclismo su strada, corsa, Gravel, MTB enduro e alpinismo), il livello di allenamento e una località, nel mio caso Moena, che può fare da punto di partenza o di arrivo. Per me che voglio un percorso di andata e ritorno, le due cose coincidono. Decido di andare a Carezza e lascio che la app, attraverso un algoritmo, calcoli l’itinerario. Nel giro di pochi secondi ho davanti a me le informazioni di cui ho bisogno per capire se il percorso fa al caso mio. Si tratta di un giro di difficoltà intermedia: 21,2 chilometri, con un dislivello di 740 metri all’andata e altrettanti al ritorno, per un tempo medio di percorrenza di 2 ore e 20 minuti. Serve un buon allenamento e abilità di guida avanzate. Ce la posso fare, insomma.

Ma il bello viene adesso. La mappa, infatti, è punteggiata di bollini rossi. Sono gli Highlight, i consigli di altri utenti (ciclisti di ogni sorta, podisti, escursionisti) che hanno esplorato questa zona. Capisco che komoot funziona come un vero social network: la sua anima è fatta di appassionati di outdoor come me, che hanno voluto condividere un singletrack, un punto panoramico, un segmento di sterrato o, semplicemente, il nome di un ristorante in cui vale la pena fermarsi. Clicco su uno degli highlight e scopro che 10 persone mi consigliano di arrivare a una terrazza panoramica da cui godere di una vista su Moena. Ne apro un altro. Con una brevissima deviazione dal mio tracciato, posso passare dal Passo di Carezza, dove la vista sul Latemar e sul Catinaccio è garantita. Penso alle foto che potrò scattare (e poi condividere sulla piattaforma) e mi convinco. Cliccando ‘includi nel tour’, il mio percorso si aggiusta automaticamente, portandomi anche nel nuovo punto d’interesse.

Non è finita. Oltre agli Highlight creati dalla community, komoot mi consente di visualizzare punti di interesse sulla mappa, come ad esempio luoghi di interesse naturale, attrazioni per bambini, ma anche punti di ristoro, accessi a Internet, bancomat. Una banda orizzontale mi mostra l’altimetria del percorso: in verde ci sono le porzioni pianeggianti, in rosso quelle particolarmente ripide. Lo ammetto: non sono in vena di sudare troppo. Clicco sull’opzione ‘evita pendii ripidi’ et voilà: il tracciato si rimodula a prova dello scansafatiche che sono. Salvo il tracciato e programmo di riaprirlo a pochi giorni dalla partenza.

Quanto ho pagato fin qui? Zero. Komoot è gratuito per tutta la parte di pianificazione. Prima della partenza, però, dovrò acquistare le mappe (aggiornate settimanalmente) della zona che andrò a esplorare. In questo modo, collegherò il mio account komoot ai miei dispositivi GPS, come ciclocomputer e smartwatch. Ma sto già pensando all’opzione Premium, che prevede, oltre alle mappe di tutto il mondo, anche la possibilità di verificare le previsioni meteo e pianificare un viaggio su più giorni. Perfetto per l’on the road che mi aspetta in estate.