Pedalare lungo le sponde del fiume verde-azzurro in Slovenia. Sulla scia dei campioni del Giro.

Marano Lagunare. Da questa cittadina del Friuli Venezia Giulia il 27 maggio parte la 19esima tappa del Giro d’Italia 2022. E poi via oltre il confine con la Slovenia, nella Valle dell’Isonzo, il fiume che pare una stringa di Mar dei Caraibi, una scia verde-azzurra che scorre tra canyon da cartolina. Dopo un passaggio a Kobarid (Caporetto), la durissima salita al Kolovrat, al confine con il nostro Paese, e l’arrivo al Santuario di Castelmonte. Copione e scenografia perfetti per una giornata di grande ciclismo, e lo sono davvero. Perché la Slovenia, che ha dato i natali a fuoriclasse come Primoz Roglic, Tadej Pogacar, Matej Mohoric e Jan Tratnik, possiede un’anima a due ruote, grazie a un territorio che concentra mare e alpi in un fazzoletto di chilometri quadrati e a una spiccata vocazione alla sostenibilità. Non a caso, è sponsor ufficiale della Maglia Pistacchio, assegnata al vincitore della Classifica Prova Regolarità Mista del Giro-E, la competizione parallela alla Corsa Rosa (si svolge negli stessi giorni, sul medesimo tracciato) dedicato alle bici da corsa a pedalata assistita.

Ma non bisogna essere per forza professionisti o maniaci della prestazione, per godere della Valle dell’Isonzo, il polmone verde a un tiro di schioppo dall’Italia. Al contrario, è per tutti gli appassionati della bicicletta: anche per chi preferisce la mountain bike, per chi si porta dietro la famiglia, per chi vuole unire alla pedalata un’esperienza culturale o enogastronomica. Kobarid, tanto per iniziare, è sede del Museo della Prima Guerra Mondiale, un invito alla pace nel segno della memoria storica. Non solo. Vanta un circolo gastronomico che unisce ristoranti di altissimo livello, tra cui Casa Franko, entrato da poco nella classifica dei 50 migliori al mondo.

Non poteva che passare di qui, dunque, la Slovenia Green Gourmet Route: un percorso ciclabile nuovo, spalmabile su 11 giorni, che fa delle numerose soste gourmet il suo punto di forza. Partenza da Lubiana, la raffinata capitale del Paese, e arrivo a Maribor, capitale della Stiria, in tour che vi porta alla scoperta di eccellenze vinicole, prodotti a chilometro zero, specialità artigianali e menù sofisticati. Già, perché il tracciato tocca ben 6 ristoranti stellati Michelin!

Come dicevamo, però, ce n’è per tutti i gusti. Anche per chi, al sapore di certe leccornie, preferisce quello del fango degli sterrati. Se siete tra questi, non perdetevi il percorso Trans Slovenia 1: un itinerario per mountain bike da percorrere in 7 giorni e adattabile a seconda del livello di allenamento. Va dalle Alpi Giulie alla costa Adriatica, mettendo in comunicazione Austria, Slovenia e Italia. In tutto sono 384 chilometri, che si snodano tra montagne, vigneti, aree carsiche e sponde dell’Isonzo. Dove, casomai non siate ancora stanchi, potete anche praticare kajak, rafting e canyoning. Tornerete comunque rigenerati. Siete nella prima meta della Slovenia capace di aggiudicarsi il titolo di destinazione europea di eccellenza (EDEN), per la sua capacità di sviluppare un turismo naturale e sostenibile.