Dietro questi acronimi ci sono eccellenze conosciute in tutto il mondo e piccoli prodotti di nicchia. Tutti con un comune denominatore: tutelare le tradizioni, il territorio e i consumatori, grazie a regole produttive rigidissime.

Il numero del primato italiano in Europa è 316: tanti sono i prodotti a marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) in Italia. Non tutte queste eccellenze del nostro patrimonio enogastronomico finiscono sugli scaffali della grande distribuzione organizzata. Alcune sono piccole realtà, prodotti di nicchia, che non hanno i numeri per arrivare al supermercato metropolitano, ma restano fondamentali per il territorio in cui sono radicate.

Per quale motivo? Perché conferiscono identità a quel territorio, aiutano a contenere lo spopolamento delle campagne, ricompensano i sacrifici di chi resta per lavorare la terra e portare avanti le tradizioni, e la cultura, che tutto il mondo ci invidia. Non dimentichiamo, infatti, che l’Italia è anche patria della Dieta Mediterranea, Patrimonio Culturale Immateriale secondo l’Unesco: un prestigioso riconoscimento che non riguarda solo la tabella nutrizionale, ma uno stile di vita fatto anche di abitudini, competenze, rituali e pratiche che riguardano la coltivazione, la raccolta, l’allevamento, la cucina e perfino la condivisione del cibo. Perché mangiare insieme è un rituale che migliora la qualità della vita, un po’ come pedalare insieme.

Tutte le fasi produttive e commerciali dei prodotti a DOP e IGP devono rispettare le rigide regole stabilite dai rispettivi disciplinari di produzione: il rispetto di ogni singola fase è garantito da un sistematico sistema di verifiche posto in atto da Strutture di controllo pubbliche e private, autorizzate dal Mipaaf, che, a fine di dare maggiori garanzie al sistema, sono vigliate nel loro operato dagli Uffici del Mipaaf stesso e delle Regioni e Province Autonome. Nel sistema c’è poi il ruolo fondamentale dei Consorzi riconosciuti, sia con azione di tutela, comunicazione e promozione poste in atto livello nazionale che internazionale, sia con azioni di vigilanza di mercato, poste in essere con propri agenti, per contrastare fenomeni di usurpazione ed evocazione.  

Volete scoprirne di più? Fate un salto presso lo stand Mipaaf presente all’arrivo di ogni tappa della Giro d’Italia.